Partecipazione scientifica di rilievo della Radioterapia Oncologica Chieti al 38° Congresso della Società Europea di Radioterapia Oncologica appena conclusosi a Milano e svoltosi dal 26 al 30 aprile 2019.
Numerosi i contributi scientifici e gli studi presentati all’importante assise Europea dal Centro Teatino. La ricerca scientifica presentata ha riguardato in larga parte la casistica del Centro di Chieti sul trattamento del Tumore del Retto ma anche studi sulle terapie dei Tumori Otorinolaringoiatrici, del Tumore Pancreatico, sulla moderna tecnica della Radioterapia Stereotassica nel trattamento delle Metastasi Cerebrali, studi sulle problematiche dei Ri-trattamenti radioterapici e sulla difficoltosa gestione dei pazienti portatori di PaceMaker e Cardio-defibrillatori che hanno necessità di eseguire un trattamento radioterapico.
E in merito agli studi sul Tumore del Retto, la rivista scientifica Radiotherapy and Oncology (consulta lo Studio scientifico sui tumori del retto - Radiotherapy and Oncology - aprile 2019), rivista con Impact Factor scientifico di 4.9 e rivista ufficiale della Società Europea di Radioterapia Oncologica, ha pubblicato nei giorni scorsi i risultati di un importante studio condotto da dieci Centri di Radioterapia italiani in merito al confronto tra due schemi di terapia combinata Radio-Chemioterapica pre-operatoria per valutare quale delle due tipologie di trattamento fosse più efficace in termini di riduzione della massa tumorale prima dell’intervento, percentuali di risposte complete preoperatorie, indici di sopravvivenza e profili di tossicità. In particolare lo studio ha confrontato uno schema di Radioterapia con dose totale standard ma con l’associazione alla radioterapia di due chemioterapici (Capecitabina e Oxaliplatino) contro uno schema di Radioterapia con dose totale più elevata somministrata attraverso le moderne tecniche radioterapiche associata ad un solo farmaco chemioterapico concomitante (la sola Capecitabina). I risultati sono stati perfettamente equivalenti in termini di entità della risposta tumorale, indici di sopravvivenza ma con un profilo di tossicità maggiore per lo schema a due farmaci chemioterapici associati alla radioterapia. Pertanto la conclusione è risultata che si può omettere un farmaco chemioterapico, l’Oxaliplatino, incrementando tuttavia la dose totale di Radioterapia.
Tale studio conferma il Centro di Radioterapia Oncologica di Chieti tra i principali Centri italiani nello studio dei trattamenti Radio-Chemioterapici combinati nei Tumori del Retto.
Prof. Domenico Genovesi
Direttore U.O.C. Radioterapia Oncologica Chieti