La nota dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Chieti
Cari Colleghi,
oggi, 12 marzo, celebriamo la Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari, un’occasione per riflettere su una problematica che purtroppo colpisce sempre più professionisti della salute.
Ogni giorno ci dedichiamo con passione e sacrificio alla cura dei pazienti, spesso in condizioni difficili e sotto pressione. Nessuno di noi dovrebbe mai temere per la propria sicurezza mentre svolge il proprio lavoro. La violenza contro il personale sanitario è un problema che riguarda tutti e che richiede un impegno comune da parte delle istituzioni, delle strutture sanitarie e della società intera.
È inaccettabile che chi dedica la propria vita a curare, assistere e salvare gli altri sia vittima di aggressioni fisiche e verbali. Questa è una realtà allarmante che mina il nostro sistema sanitario e mette a rischio non solo il benessere dei professionisti, ma anche la qualità delle cure offerte ai pazienti.
Dobbiamo affermare con forza un principio fondamentale: tolleranza zero verso qualsiasi forma di violenza.
Nessuna giustificazione può legittimare atti di aggressione nei confronti di chi opera nel settore sanitario.
Medici, infermieri, soccorritori, farmacisti e tutti coloro che lavorano per la salute pubblica meritano rispetto, protezione e condizioni di lavoro sicure.
È essenziale che vengano adottate misure concrete per garantire maggiore protezione agli operatori sanitari. Ciò significa potenziare la sicurezza negli ospedali, nei pronto soccorso e nei servizi territoriali, incrementando la presenza di forze dell’ordine, migliorando i sistemi di sorveglianza e introducendo normative più severe contro gli aggressori. La sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta.
Ma non basta. È fondamentale investire anche nella formazione del personale sanitario, affinché possa riconoscere e gestire situazioni di rischio prima che sfocino in episodi di violenza.
La comunicazione efficace, la gestione dello stress e le tecniche di de-escalation possono fare la differenza nel prevenire i conflitti. Tuttavia, non possiamo chiedere agli operatori di affrontare da soli questa battaglia: servono anche campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini al rispetto e alla consapevolezza dell'importanza del lavoro sanitario.
La violenza contro gli operatori sanitari non è solo un problema di chi la subisce direttamente: è un problema di tutta la società. Proteggere chi ci cura significa proteggere il diritto alla salute di tutti. Chiediamo rispetto e protezione per chi ogni giorno si prende cura della salute degli altri. Oggi e sempre, uniti per un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso.
Uniamoci in questa battaglia con determinazione e responsabilità. Diciamo basta alla violenza. Difendiamo chi ogni giorno, con dedizione e sacrificio, si prende cura di noi.
La Presidente - Dott.ssa Lucilla GAGLIARDI
L'OMCeO di Chieti, da sempre impegnato su questo fronte ha organizzato uno specifico evento ECM sulla tematica dal titolo "La violenza contro gli operatori sanitari: un fenomeno da arginare" che si terrà a Chieti sabato 29 marzo 2025 nel Seminario regionale abruzzese.
Le iscrizioni sono aperte, a seguire i relativi riferimenti: