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Giornata mondiale senza tabacco



Venerdì 31 maggio 2024 si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità. All’interno della Pneumologia dell’ospedale di Chieti, di cui è responsabile Laura Martino, è attivo un Centro antifumo, al XII livello corpo A del "SS. Annunziata". Il centro offre alle persone interessate interventi per la disassuefazione dal tabagismo e la diagnosi precoce dei danni correlati al fumo. 

La Asl Lanciano Vasto Chieti ha inoltre avviato un processo di promozione della salute nell’ambiente di lavoro, rivolto al personale sanitario, con sei giornate di formazione per favorire l’adozione consapevole di stili di vita salutari nei contesti di lavoro e favorire comportamenti responsabili per la tutela non solo della propria salute.

«La lotta al tabagismo - spiega Laura Martino - è effettuata attraverso programmi di prevenzione e attivazione dei percorsi di disassuefazione dal tabagismo, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione della Asl. E’ possibile ottenere risultati importanti con azioni pianificate nei diversi setting di intervento».

L'accesso al Centro antifumo per i pazienti ricoverati prevede la normale richiesta di consulenza indirizzata alla Pneumologia, specificando che la prestazione è richiesta al Centro antifumo.
Per i pazienti esterni è necessaria l'impegnativa del medico di medicina generale nella quale indicare: "visita presso Centro antifumo".
La prestazione del Centro antifumo prevede l’intervento specialistico di medico e psicologo.
La prenotazione per i pazienti esterni può avvenire attraverso il Centro unico di prenotazione.

La Giornata mondiale senza tabacco (World No Tobacco Day 2024) intende evidenziare i rischi per la salute associati al consumo di tabacco e sostenere politiche efficaci per ridurne il consumo. Il messaggio della campagna 2024, "Protecting children from tobacco industry interference" (proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco), mira a proteggere i più giovani e a sensibilizzare le persone anche sul rischio derivante dalle strategie di marketing delle industrie del tabacco.

In Italia sono attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro: di queste, circa 43.000 sono imputabili a tumori. Un italiano su quattro è fumatore con una percentuale che cresce tra i giovani: il 30,2% usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica. Sempre tra i giovani raddoppia il policonsumo, cioè l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti. 

Il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi, è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali bpco, patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie.

La comparsa sul mercato negli ultimi anni di nuovi prodotti a base di nicotina (dalle sigarette elettroniche ai prodotti del tabacco di nuova generazione) ha aperto nuovi scenari: tali prodotti sono utilizzati con frequenza crescente anche dalle fasce più giovani di popolazione: il 5,2% delle persone tra i 18 e 24 anni con le femmine che toccano una quota più elevata (circa il 7% contro il 3,6% dei maschi). L’Industria del tabacco commercializza tali prodotti utilizzando design e imballaggi accattivanti, aggiungendo aromatizzazioni al fine di attirare più giovani, lancia sponsorizzazioni di celebrità e concorsi sponsorizzati da marchi famosi, commercializza i prodotti del tabacco tramite social media e distributori automatici, amplia la promozione del marketing nei punti vendita nelle scuole.

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