Focus



Mirare a un approccio One Health di contrasto all’antibioticoresistenza e alle infezioni correlate all’assistenza nell’ambito umano, animale e ambientale: questo il messaggio emerso chiaro e forte dai lavori del Convegno  che si è svolto questa mattina presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università ”Gabriele d’Annunzio” di Chieti.

Secondo l’OMS l’antimicrobico resistenza (AMR) rappresenta, oggi, una delle principali minacce alla Salute Pubblica a causa dell’impatto epidemiologico legato all’incremento della morbosità e della mortalità associato alle infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti.

L’approccio "One Health", è una strategia globale e multimodale che favorisce l’implementazione di collaborazioni interdisciplinari e la comunicazione in tutti gli aspetti della salute umana, animale e ambientale, per migliorare la salute dell’ecosistema e di tutti gli esseri viventi, indispensabile per rispondere efficacemente ai problemi di sanità pubblica e alle minacce causate dagli effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico.

«Questi anni di pandemia ci hanno ricordato che c’è un rapporto intimo tra gli esseri umani e il pianeta -  ha tenuto a precisare Maria Bernadette Di Sciascio,  Responsabile Scientifico dell’evento - la sfida è mettere davvero in pratica l’approccio one health attraverso la collaborazione multi e interdisciplinare tra i professionisti a tutti i livelli dell’Organizzazione sanitaria al fine di poter garantire un modello di governance efficace e sostenibile sulla base delle migliori conoscenze scientifiche e competenze».

Nel corso della mattinata sono stati presentati i risultati e i programmi di contrasto all’antimicrobico resistenza  non solo a livello aziendale ma anche a livello regionale e nazionale e affrontati gli aspetti rilevanti del nuovo Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025.






Focus

 

 

 

 

 

 

Torna all'inizio del contenuto