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Un gruppo di lavoro incaricato dal direttore generale della Asl, Thomas Schael, sta verificando da oggi se l’11° livello della Palazzina “Cuore” dell’Ospedale di Chieti, mai utilizzato e totalmente vuoto, è adatto a ospitare lo snodo nevralgico del laboratorio unico aziendale, la cosiddetta “sede hub” cui faranno riferimento in rete le “sedi spoke” presenti negli altri ospedali della provincia.

Si tratta di un’ulteriore accelerazione al progetto, condiviso con l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, per la riorganizzazione della rete dei servizi di Laboratorio di analisi cliniche, Anatomia patologica, Centri trasfusionali, Genetica che manterrà in ogni ospedale la gestione delle urgenze e delle necessità interne, concentrando in un’unica sede la lavorazione del sangue e del materiale biologico in generale. Nulla cambierà, in termini di efficienza, per tutti i cittadini della provincia: resteranno e, se necessario, saranno potenziati i punti di prelievo attuali; si avranno più qualità e uniformità nei risultati grazie a tecnologie innovative, processi unificati e ottimizzati. A regime, il progetto produrrà economie per diversi milioni di euro, importanti per un’Azienda che ha perdite per 30 milioni di euro.

Del gruppo di lavoro per l’automazione del laboratorio fanno parte Angelo Muraglia, Fulvio Moirano, Guglielmo Bracco, Flavio Dadone, Antonio Marchetti, Maria Golato, Patrizia Di Gregorio, Pasquale Colamartino, Liborio Stuppia e Filippo Manci.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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