E’ una donna di 66 anni la prima in Abruzzo a essere operata al cuore con il robot. All'ospedale di Chieti l’équipe di Umberto Benedetto, direttore del Dipartimento Cuore e della Cardiochirurgia, ha aperto la strada alla cardiochirurgia robotica con un intervento di bypass coronarico utilizzando il "Da Vinci" in dotazione all'ospedale.
Il primato è toccato a una paziente affetta da coronaropatia che ha superato perfettamente l’operazione e dopo tre giorni è stata dimessa.
«La cardiochirurgia robotica è l’approccio chirurgico più innovativo - sottolinea Benedetto, professore ordinario all'Università "Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara - e rappresenta l’evoluzione estrema della mini invasività. Intervento senza incisioni, ma piccoli fori attraverso cui vengono inseriti una piccola telecamera e tre braccia robotiche dotate di minuscoli strumenti chirurgici, comandate dal cardiochirurgo da remoto attraverso una consolle. I vantaggi dell’utilizzo del robot nel nostro campo sono notevoli. Innanzitutto consente una maggiore precisione del gesto chirurgico in assenza totale di ogni possibile tremore e si usufruisce di una visione tridimensionale e ad alta risoluzione che permette di operare su immagini estremamente potenziate. Ma a giovarsene è anche il paziente, perché raggiunge un recupero psico funzionale molto più rapido, con riduzione del dolore post operatorio e della degenza. Il ritorno alle normali abitudini di vita è estremamente rapido, non si subisce il trauma dell’operazione e anche l’estetica è salvaguardata rispetto all’intervento tradizionale. Per la nostra unità operativa rappresenta un traguardo importante e sono davvero grato alla Direzione Asl, in particolare al direttore sanitario, Flavia Pirola, per averlo reso possibile in poco tempo e avere dato impulso all’innovazione tecnologica del nostro centro. Se il rapporto Agenas ci colloca tra i migliori d’Italia è anche grazie a loro, oltre all’ottimo lavoro di squadra fatto dalla nostra équipe».
La Cardiochirurgia del "SS. Annunziata" è tra i pochissimi centri in Italia in grado di operare tutti i tipi di patologie cardiache, dalle malattie valvolari al bypass aorto coronarico, senza aprire il torace, con rapidità di recupero e beneficio estetico, che si traduce in benessere psicologico in assenza di quella cicatrice tipica della sternotomia che impatta pesantemente sulla sfera emotiva.
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