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L’area Cardiovascolare: è questa la medaglia per l’ospedale di Chieti secondo l’Agenzia Sanitaria Nazionale, che lo colloca tra i primi 18 in Italia. Non è una vera e propria classifica, ma  una valutazione stilata nell’ambito del Piano Nazionale esiti, appena pubblicato, e riferito alle attività del 2022 di 1.400 ospedali pubblici e privati. Un osservatorio rigoroso, che esprime un giudizio sulla qualità delle cure valutando una o due aree cliniche. Quella cardiovascolare è stata esaminata attraverso sei indicatori: mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto; angioplastica coronarica per infarto grave entro 90 minuti dal ricovero; mortalità a 30 giorni per bypass aorto coronarico (con un minimo di 360 interventi negli ultimi due anni) e per scompenso cardiaco; mortalità a 30 giorni per sostituzione di valvole cardiache e riparazione aneurisma non rotto dell’aorta addominale. 

In tutto sono state valutate 562 strutture con questi criteri, e solo 55 sono state quelle con tutti e sei gli indicatori calcolabili.

Il  “SS. Annunziata” è stato inserito tra i 18 ospedali con una qualità alta, e tra gli 11 che hanno effettuato più di 200 interventi di by pass aorto coronarico, con una mortalità al di sotto della soglia del 4% indicato dal Decreto Ministeriale 70. La Cardiochirurgia, dunque, ha dato una bella spinta all’ottimo posizionamento, che ne conferma anche il ruolo di primo piano nell’offerta sanitaria di tutta la regione. Un primato che consolida il risultato brillante conseguito già lo scorso anno.

“Esprimo le mie congratulazioni ai professionisti dell’Area cardiovascolare - è il commento del Direttore Generale della Asl Thomas Schael - che con professionalità ed esperienza hanno impresso una caratterizzazione forte e di qualità al nostro ospedale. Chieti resta un punto di riferimento importante per queste discipline, sulle quali la Direzione aziendale non smetterà di investire. Il livello di qualità espresso è alto, ora lavoriamo tutti insieme per mantenerlo costante nel tempo”. 

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