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Non è servita tutta l’energia che aveva dentro. Non è servita la vitalità che emanava. Non è servita la resistenza che sapeva opporre alle avversità. La violenza del “male” stavolta ha avuto la meglio e ha strappato Adelaide Rotoli alla vita, all’affetto dei suoi figli, amatissimi, e al suo lavoro, che amava moltissimo.
Il Distretto Sanitario di Vasto perde una colonna, una professionista efficiente e capace, che una soluzione sapeva trovarla sempre, anche alle questioni burocratiche più complesse. Il dolore trova parole di apprezzamento e rimpianto tra i colleghi: “Oggi abbiamo perso un’amica, una persona che amava la vita, la famiglia, gli amici, i suoi colleghi, il lavoro. Grazie Ade per tutto l’impegno, la passione e il tempo che fino agli ultimi giorni hai dedicato al lavoro e a tutti noi. Ti porteremo sempre e per sempre nel cuore”.
Ricordare Adelaide non è proprio facilissimo, perché può capitare di sconfinare nella retorica, e lei la detestava, al pari dei compromessi, delle ingiustizie e delle storture in cui si può inciampare. Il suo spirito battagliero lo aveva allenato fin da ragazzina, quando era in collegio a Pescara e la chiamavano “Lalla”, imparando presto a cavarsela da sola, e a sviluppare quell’indipendenza che poi ha coltivato come un valore.
Leale, diretta, schietta, indomita e un po’ guerriera, ma anche presenza vivace e solare è stata la sua, piena di brio, come i suoi capelli, a cui non dava tregua per sembrare sempre un po’ diversa. Senza riuscirci. Era sempre la stessa. Era sempre lei. E noi l’abbiamo amata per questo.

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