Per troppo tempo il gioco d’azzardo è stato considerato meno grave delle altre dipendenze e, tutto sommato, meno pericoloso. Che non sia così lo sanno bene le famiglie che lo vivono sulla propria pelle, pagando un prezzo alto in termini di costi economici, umani, sociali e sanitari. Ma curarsi è possibile, guarire anche, con l’aiuto qualificato degli operatori del Servizio per le dipendenze della Asl Lanciano Vasto Chieti che hanno strutturato uno sportello dedicato ai ludopatici e ora si apprestano a promuoverlo con una massiccia campagna di informazione, presentata questa mattina a Chieti alla presenza di autorità e rappresentanti delle forze dell’ordine. All’incontro hanno preso parte il direttore generale della Asl, Thomas Schael, il prefetto, Armando Forgione, il presidente della Provincia, Mario Pupillo, il sindaco, Diego Ferrara, il delegato Anci Abruzzo Massimo Luciani, don Luca Corazzari, presidente Caritas dell'Arcidiocesi di Chieti-Vasto, e Paola Fasciani, direttore del Servizio dipendenze Asl.
La campagna, alla quale ha contribuito per la parte creativa Cortò Factory Image, è stata strutturata secondo le logiche del marketing con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio, con una finalità: mostrare che una via d’uscita dalla ludopatia c’è.
Sono stati quindi creati contenuti studiati per massimizzare l’impatto sui potenziali utenti, veicolati attraverso locandine, brochure, gadget, un cortometraggio, una serie di brevi video spot, pagina Facebook e creazione di una landing page dedicata (https://lazzardononeuncompagnofedele.it ).
Si tratta quindi di una scelta innovativa e coraggiosa che, all’interno di una strategia integrata, mira ad avvicinarsi il più possibile alle persone, alla comunità, intercettandone i linguaggi e i bisogni.
"La campagna di comunicazione che abbiamo realizzato ha un duplice scopo - ha spiegato Paola Fasciani -, a partire dalla necessità di informare e sensibilizzare il maggiore numero di persone possibile. Vogliamo renderle cioè consapevoli che il gioco d’azzardo può diventare una trappola che incastra nei suoi ingranaggi e finisce col consumare non solo il denaro, ma anche le relazioni più importanti, quelle con le persone che ci sono più care, quali il partner, i figli, i genitori, gli amici e i colleghi. Il secondo scopo della campagna è fare conoscere a tutti che nel luogo in cui viviamo, a portata di mano (o di telefono) ci sono dei professionisti esperti che possono aiutare a capire meglio la situazione in cui ci si trova, i rischi che si stanno correndo e l’aiuto concreto di cui si ha bisogno. Questo in maniera molto semplice, senza bisogno di prenotazione e senza alcun costo, faccia a faccia o a distanza, nel pieno rispetto di riservatezza e anonimato".
L’occasione è stata colta dal direttore generale Asl per evidenziare la necessità di maggiori investimenti sul fronte delle dipendenze: "E’ un tema sul quale tutti siamo chiamati a fare di più - ha sottolineato Schael - attivando le giuste e necessarie sinergie. A tale proposito è mia intenzione proporre l’attivazione di un Dipartimento dedicato a valenza interaziendale, che possa realizzare un'efficace integrazione tra Chieti e Pescara e potenziare i servizi rivolti a un’utenza difficile, nella quale spesso la dipendenza si intreccia con la malattia psichiatrica".
La campagna è frutto della collaborazione tra Regione Abruzzo, Servizio per le dipendenze della Asl Lanciano Vasto Chieti, Anci Abruzzo, consorzio SGS, cooperativa "La rondine".