Arriva da Bristol il nuovo cardiochirurgo chiamato dall’Università "Gabriele d’Annunzio" e che prenderà servizio all’ospedale di Chieti il 2 maggio 2021. Umberto Benedetto, 43 anni, di origini lucane, è pronto a rientrare in Italia dopo una lunga esperienza all’estero, prima a Cambridge, poi a Londra e Oxford, infine dal 2015 a Bristol, dove è docente all’Università e primario della cardiochirurgia.
La notizia è stata ufficializzata a margine della riunione della Commissione paritetica Asl-Università durante la quale la direzione dell'Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti ha preso atto della chiamata in Ateneo di Benedetto, il quale sarà quindi convenzionato per la presa di servizio. L'unità operativa di cardiochirurgia è infatti a conduzione universitaria.
Una carriera tutta maturata all'estero, quella del cardiochirurgo, il quale dopo la laurea e il dottorato all’Università "La Sapienza" di Roma si è trasferito nel Regno Unito partendo da Cambridge e Londra, dove ha maturato esperienza anche in ambito di trapianti e impianti di cuore artificiale, per poi ricoprire il ruolo di direttore della cardiochirurgia prima a Oxford e infine a Bristol come docente di cardiochirurgia.
L’incarico che ricopre a Bristol, dunque, è solo l’ultimo di un percorso che lo ha portato a essere conosciuto a livello internazionale grazie anche al contributo offerto alla stesura delle linee guida per la cardiochirurgia dell'omonima società europea e americana.
E’ stato premiato per l’eccellenza clinica per l’altissima percentuale di sopravvivenza dei pazienti trattati, pari al 99%. La massima sicurezza del programma chirurgico è fondamentale per Benedetto, il quale si occupa della patologie gravissime dell’aorta e interviene sulla valvola aortica e mitrale anche con accesso mini invasivo. Ha prodotto una delle casistiche più numerose in Europa della tecnica di sostituzione delle valvole con materiale autologo, utilizzando cioè tessuto prelevato dal paziente anziché la tradizionale protesi.