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Lui, che un artista lo era nella sua essenza, aveva trovato "casa" all'Ufficio tecnico, che luogo molto creativo non è, ma lo aveva messo a suo agio come forse mai gli era capitato prima. E che ora ha perso una risorsa preziosa. Marco Pallini, in arte Palmar, è stato brutalizzato da una malattia che lo ha aggredito con una crudeltà inaudita e non gli ha dato scampo, lasciando attoniti i suoi colleghi amici che tanto lo apprezzavano e il mondo dell'arte che era il centro dei suoi pensieri. Marco aveva talento e passione, amava raccontare il paesaggio con il disegno e i suoi famosi acquerelli, che sono diventati la sua cifra artistica. I taccuini di viaggio, il disegno in strada e l'acquerello en plen air raccontano una sensibilità non comune, ma discreta, mai ostentata, e una padronanza tecnica che appartiene a pochi. Uno come Marco ha portato all'amministrazione pubblica il valore aggiunto della sua gentilezza, come solo un animo d'artista può fare, e la sua mancanza ora fa tanto rumore quanto mai ne avesse fatto prima la sua presenza, sempre discreta.
Ciao Marco, troverai i colori delicati e lievi dei tuoi acquerelli in quell'altrove che ora ti accoglie per sempre, nel quale ti vogliamo pensare libero e sereno. Noi, qui, custodiremo il ricordo di te con un posto speciale nel cuore. La tua arte terrà viva la tua memoria, che sarà onorata come lo si deve ai Maestri che lasciano il proprio segno su questa terra. E il tuo era a tinte pastello.

La Direzione e i tuoi amici della Asl

 

 

 

 

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