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La Asl Lanciano Vasto Chieti non sta spostando anestesisti dall’ospedale di Ortona a quello di Vasto, ma ha chiesto la disponibilità ai professionisti presenti in azienda a ricoprire turni aggiuntivi, oltre l’orario già svolto. Non c’è dunque alcuna spoliazione o ridimensionamento di attività chirurgiche al “Bernabeo” o in altre strutture.
La Direzione generale della Asl invita tutti, amministratori e politici compresi che nei giorni scorsi hanno sollevato il problema, a dare informazioni corrette per non disorientare gli utenti.
La Asl ha effettivamente avviato un progetto per la riorganizzazione delle sale operatorie e per l’impiego più funzionale degli anestesisti, al fine di garantire le attività in ordine di priorità e contenere le liste di attesa. La Direzione generale ha avviato un tavolo tecnico al quale partecipano settimanalmente anestesisti e chirurghi per definire le migliori modalità di distribuzione delle rispettive attività. Questo anche alla luce del progetto del Ministero della Salute per la riorganizzazione delle sale operatorie che prevede proprio la creazione di un network per la gestione delle classi di priorità.
Per fare fronte alla carenza di anestesisti in organico è stato pubblicato un avviso interno per acquisire la loro disponibilità a svolgere turni aggiuntivi. Va evidenziato che la Asl Lanciano Vasto Chieti ha espletato concorsi pubblici e ha avuto dalla Regione Abruzzo l’autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato otto anestesisti: tuttavia, di questi solo due hanno preso servizio, altri quattro hanno dato la disponibilità, ma non sono entrati in servizio. I restanti due hanno rinunciato. La graduatoria è esaurita. Nel frattempo l’Azienda ha avviato un bando di mobilità (che scade il prossimo 22 luglio) propedeutico alla pubblicazione di un ulteriore bando di concorso a tempo indeterminato.
Nel periodo estivo, come accade da sempre, è stata prevista una riduzione delle attività programmate, non urgenti, per consentire al personale di usufruire del diritto alle ferie riconosciuto dalla legge, ma garantendo a tutto il territorio della Asl le attività di emergenza e quelle che rientrano nella classe di priorità “A”.



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