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Al via da oggi ad Atessa i primi esami agli esterni con la nuova Tac. Due i pazienti selezionati per una indagine diagnostica sui polmoni e sull’encefalo, eseguita da Massimo Caulo, direttore della Radiologia di Chieti e della Scuola di specializzazione dell'Università “d’Annunzio”, in collaborazione con il personale del “San Camillo”.
Erano presenti anche Andrea Delli Pizzi, ricercatore dello stesso Ateneo, e Silvia Magnani, application specialist di Canon, l'azienda che ha fornito l'apparecchio e che in questi giorni è ad Atessa per formare gli operatori di Chieti e quelli già stabilmente sul posto e illustrare le modalità di utilizzo dell’Aquilion Lightning. Si tratta di un'attrezzatura avanzatissima, dotata di innovativa tecnologia di ricostruzione e apprendimento profondo che è stata addestrata per fornire immagini nitide, chiare e distinte a bassa dose di radiazioni.
Alta risoluzione, velocità di acquisizione e rumore ridotto: queste le principali caratteristiche di una macchina che ricostruisce i distretti anatomici a 160 strati e diventa la punta di diamante di una Radiologia completamente rinnovata, che dalla prossima settimana potrà contare anche su due nuovi ecografi.
La nuova diagnostica segna anche un altro inizio, perché ufficializza l'ingresso dell’Università nell’ospedale di Atessa, inaugurando una sinergia che porta a sviluppare sul posto anche attività di ricerca, soprattutto sugli esiti da Coronavirus nei pazienti guariti che saranno sottoposti a controllo periodico.
«Su questo presidio è stato compiuto un investimento importante - sottolinea Caulo - che inquadra la diagnostica in un progetto di salute ben più ampio, a servizio di un vasto territorio. Tra attrezzature e interventi strutturali, alla Comunità viene restituito un ospedale che potrà rispondere al meglio alle esigenze di tutti i pazienti e la riapertura della Radiologia rappresenta solo il primo tassello».
Per la ripresa di tutte le prestazioni diagnostiche è in corso l'organizzazione delle agende di prenotazione con l’unità operativa “Gestione liste d’attesa”, al fine di riportare l'attività istituzionale a pieno regime gradualmente, ma in tempi brevi.