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«Certo che andrà tutto bene, perché finita l'emergenza l'Ospedale di Atessa tornerà meglio di prima»: è il commento fatto questa mattina dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, davanti allo striscione attaccato all'ingresso del presidio, che pone un punto interrogativo rispetto al futuro. Che, invece, è stato al centro dell'incontro tecnico voluto dal manager per fare il punto sui lavori in corso e sull’operatività della struttura nel dopo pandemia.

«Non abbandoniamo i malati di Coronavirus - ha messo in evidenza Francesco Cipollone, direttore del Dipartimento Medico della Asl, che ha preso parte alla riunione insieme ad Antonio Ferrante, responsabile del Covid hospital, e a Francesco Cau, ingegnere che coordina sul posto tutti gli interventi di adeguamento -. Saranno seguiti tutti in questo ospedale, sia quelli che erano stati ricoverati sia i paucisintomatici rimasti nel loro domicilio. Abbiamo preparato dei pacchetti diagnostici completi per monitorarne lo stato di salute, verificando la persistenza di eventuali danni a carico dell'apparato respiratorio e del sistema cardiocircolatorio. Pertanto saranno chiamati a sottoporsi qui ad Atessa, in un'unica giornata, a Tac torace, ecografia, ecocardiogramma, spirometria e pletismografia, esami sierologici e visita clinica. Contiamo di sottoporre a controllo circa sei pazienti al giorno, il numero massimo consentito dai protocolli di sicurezza da osservare. Il dopo Covid-19 sarà importante quanto la fase precedente e, grazie agli investimenti fatti in questo ospedale, possiamo continuare a garantire ai pazienti l’assistenza che è loro dovuta».

La tecnologia diagnostica in dotazione al “San Camillo”, che ha compiuto un bel salto di qualità rispetto al passato, sarà comunque a disposizione di tutti gli utenti, secondo un calendario al quale sta già lavorando il Servizio “Liste d'attesa e sistemi di prenotazione”.

L'Ospedale di Atessa, dunque, si prepara a scrivere un nuovo capitolo, nel quale sicuramente il tema Covid-19 resta, seppure con altre caratteristiche, ma soprattutto vengono ripristinate le attività svolte in precedenza con una marcia in più.

«Prevediamo di dimettere gli ultimi pazienti per fine giugno - puntualizza Schael - e avviare subito dopo le operazioni di sanificazione di tutto l'ospedale, mentre gli operatori avranno le loro meritatissime ferie. Hanno lavorato moltissimo e in condizioni difficili, specie quando la punta massima dei ricoverati ha toccato quota 60, e hanno necessità di recuperare forze e serenità. Non appena il presidio sarà di nuovo accessibile riprenderanno i lavori su tutti i piani, a partire dalla tanto richiesta Endoscopia, che disporrà di due sale, e restituiremo rinnovata e potenziata. Nel mentre sarà riattivata la Radiologia, completamente rinnovata dal punto di vista strutturale e della dotazione strumentale. Ci sarà una stretta connessione con l'Ospedale di Chieti, sia per gli esami radiologici sia per l’attività della Medicina, che potrà ricoverare ad Atessa anche pazienti acuti in condizioni stabili, oltre che i cronici. Il Pronto soccorso sarà ristrutturato e ricollocato al livello dell'ingresso, con doppio percorso diversificato per sospetti Covid e attivo nelle 24 ore, così come stiamo lavorando affinché ci sia una netta separazione tra l'Ospedale e le attività del Distretto sanitario».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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