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«Una lettura delle intenzioni e dei fatti distorta e in malafede»: si esprime così il Direttore generale della Asl, Thomas Schael, in merito alle polemiche "alimentate ad arte" sull'istituzione di una unità operativa complessa di Direzione medica ospedaliera tra Lanciano, Vasto e Atessa.

«Quelli che oggi protestano sono gli stessi che più volte mi hanno sollecitato a prendere provvedimenti a fronte di inefficienze evidenti delle Direzioni mediche - chiarisce -. E' paradossale che mi venga attribuita la volontà di perseguire un disegno penalizzante per i territori e chi lo dice fa un uso strumentale e indecente di una scelta che ha il significato opposto. Apportare una modifica all'organizzazione è necessario per realizzare una forma di governo incisiva e chiara, dando l’autonomia che permette ai due ospedali di funzionare meglio grazie a precise responsabilità e funzioni attribuite a una Direzione forte e autorevole. E sono davvero sorpreso da queste reazioni, espresse dagli stessi che in più occasioni hanno censurato duramente inefficienze e carenze riscontrate nei presidi, che invece hanno bisogno di una governance forte, in grado di dare risposte e di svolgere il ruolo di filtro e intermediazione con la Direzione aziendale. L'attuale organizzazione non funziona, come dimostrano le numerose segnalazioni che riceviamo, e cambiare passo è necessario, affidando delega piena e precise responsabilità a un direttore che sia davvero tale. Oggi le Direzioni degli ospedali di Lanciano e Vasto sono articolate in unità operative semplici, che non danno le risposte attese. La nuova organizzazione, invece, prevede l'istituzione di una unità complessa, che configura una maggiore autonomia dei presidi, svincolandoli da Chieti e restituendo a essi ruolo, dignità e indipendenza. E questo sarebbe uno schiaffo? In realtà sanno che non è così gli urlatori di turno, consapevoli di mentire, perché la nuova organizzazione fa compiere un passo in avanti agli ospedali e non li penalizza affatto. Rappresentare una realtà diversa da quella che è scorretto e disonesto, non nei confronti della Asl, ma dei cittadini. Da parte mia pongo rimedio a situazioni indefinite e pasticciate ereditate dal passato, facendo quello che altri non hanno avuto coraggio di fare, dopo averne parlato per mesi con tutti gli interlocutori istituzionali».

 

 

 

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