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A "Parla con noi, basta un click" Paola Fasciani, direttore del Servizio Dipendenze, illustra il nuovo spazio di informazione e ascolto sul gioco d'azzardo
Se giocare diventa un'ossessione, c'è bisogno di aiuto. Dal 20 gennaio 2020 presso i Ser.D della Asl Lanciano Vasto Chieti sarà attivo il nuovo spazio d'ascolto, informazione e consulenza sul gioco d'azzardo problematico, un nuovo servizio per i "malati del gioco". E per facilitare l'accesso sarà aperto di sera. Dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20 e il sabato dalle ore 11 alle 13
- A Chieti in via Discesa delle carceri, 4 (telefono 0871.358866)
- A Lanciano in Ospedale (telefono 0872.706216)
- A Vasto in via corso Mazzini, 114 (telefono 0873.308475)
Dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20, nonché il sabato e la domenica dalle 17.00 alle 20.00, sarà attiva una "help line" telefonica dedicata chiamando il numero verde 800.955.032. Il servizio è anonimo e gratuito
QUI IL VIDEO --> https://youtu.be/KC04eGthJQY
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Apre di sera per andare incontro alle diverse esigenze di vita e di lavoro dei potenziali utenti. Offre assistenza psicologica, economico-finanziaria e legale. E' gratuito e garantisce il pieno anonimato. Sono le caratteristiche dello Spazio di ascolto che la Asl attiva in provincia di Chieti a sostegno delle vittime del gioco d'azzardo patologico e ai loro familiari. Si tratta di un nuovo servizio pensato per offrire aiuto qualificato a quanti hanno l'ossessione del gioco, vissuto non più come uno svago praticato saltuariamente, ma come un'ossessione, alimentata dal desiderio compulsivo di vincere.
Lo sportello, realizzato in collaborazione con il Consorzio Sgs e la cooperativa "La rondine", sarà attivo da lunedì prossimo, 20 gennaio, presso le sedi del Servizio Dipendenze (Ser.D.) di Lanciano, Vasto e Chieti, dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20, e il sabato dalle ore 11 alle 13. A disposizione degli utenti c'è anche un numero verde, 800.955.032, al quale gli operatori rispondono dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20, sabato e domenica dalle 17 alle 20.
«Se il gioco non è puro passatempo non va censurato come vizio, perché diventa una vera e propria malattia - chiarisce Paola Fasciani, direttore del Ser.D. - e come tale va affrontata e curata. Il nostro obiettivo è mettere in campo un servizio qualificato che offra ascolto e sostegno alle vittime e ai familiari che spesso assistono impotenti alla rovina a cui va incontro chi entra nella dinamica perversa che induce a puntare sempre più soldi per finire più povero e ostaggio di un'ossessione».
Nello spazio di ascolto gli utenti troveranno professionisti pronti ad accoglierli e dare informazioni sulla patologia e su come affrontarla efficacemente. Viene quindi proposto un percorso per quanti faticano a gestire la quantità di denaro speso e il tempo dedicato al gioco, che ha assunto carattere compulsivo fino a trasformarsi in disturbo clinico. Il programma prevede una serie di azioni che investono tutti gli aspetti coinvolti nella patologia, compresi quelli economici legati all'indebitamento.