In merito alla vicenda sollevata dal sindaco di Sant’Eusanio del Sangro riguardo alla dimissione di un cittadino indiano che si era ustionato, il direttore del pronto soccorso di Lanciano, Nicoletta Fini, chiarisce l’accaduto.
«L’uomo è stato sottoposto alle medicazioni e alle cure del caso – spiega – e ha insistito per lasciare l'ospedale, fino a firmare la dimissione volontaria. Una volta fuori, è stato incontrato da qualcuno che lo ha riportato da noi, ed è stato rivalutato, trattenuto per il tempo necessario e dimesso poiché non aveva necessità di ricovero, date le condizioni stabili e le cure ricevute. Soprattutto in un momento di grande affollamento dell’ospedale e del pronto soccorso stesso, non c’erano elementi per disporre l’occupazione impropria di un posto letto o di una barella. Ne ho parlato anche con lo stesso sindaco, il quale mi ha rappresentato un problema sociale del paziente, al quale sicuramente noi come servizio sanitario non possiamo dare risposta. Pertanto, non sono state commesse violazioni né del diritto alla salute, né della dignità della persona».
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