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L'ex Istituto Padovano di Francavilla al Mare



«Non ci sto a fare la parte del cattivo, perché non lo sono, e perché su Francavilla al Mare la Asl Lanciano Vasto Chieti si sta prodigando al massimo per risolvere i problemi che si sono creati, di cui noi siamo per primi vittime»: il direttore generale della Asl, Thomas Schael, fa chiarezza sulle soluzioni al vaglio dei tecnici per ripristinare il centro vaccinale, dopo la chiusura disposta a seguito di un sopralluogo dei Nas nell’ambulatorio ubicato nell’ex Istituto Padovano, oggetto di un'importante ristrutturazione per la realizzazione della casa di comunità.

«Siamo alla ricerca di un incastro che sia sostenibile, da un punto di vista organizzativo ed economico -aggiunge Schael - per tenere tutti i servizi in città dopo che i nostri presidi sul territorio sono stati messi in crisi grazie a chi ha voluto utilizzare a scopo elettorale mezzi che si sono rivelati una clava. Il prezzo lo abbiamo pagato tutti, i cittadini in primis, e la nostra azienda costretta a trovare altre soluzioni, tutte onerose, per ricollocare le attività in altri spazi, peraltro difficili da reperire per la complessità dei requisiti richiesti per lo svolgimento dell’attività sanitaria. Per questo, anche rispondendo a una sollecitazione del sindaco in tal senso, ho chiesto agli uffici di predisporre un avviso per la ricerca di locali da prendere in locazione al fine di riportare le vaccinazioni in città, dopo che abbiamo ricevuto l’ennesima amara sorpresa: la necessità di un adeguamento da oltre 200 mila euro per collocare le vaccinazioni all’interno del consultorio, facendo coesistere le attività come ipotizzato fin dall’inizio. Una cifra non indifferente che non trova copertura nel nostro bilancio e  che va quindi reperita attraverso altre fonti di finanziamento. Un’operazione che richiede tempo, che mal si concilia con la necessità di accelerare: per questo l’idea di un locale in affitto, inizialmente non presa in considerazione perché controindicata per una pubblica amministrazione, adesso diventa necessaria ai fini del ripristino del servizio in città in tempi rapidi. L’impegno della Asl, con l’importante supporto dei tecnici, mi pare evidente ed è finalizzato a trovare alternative che tengano insieme tutto, presenza di servizi in città, sostenibilità economica e rispetto delle norme».

Secondo le indicazioni del direttore la ricerca dell’immobile dovrà essere circoscritta nel perimetro prossimo all’ex Padovano, perché quello sarà il polo della salute in città, nel quale concentrare i servizi, integrando sotto il profilo organizzativo anche la nuova unità immobiliare che si sta cercando. Insomma l’idea da perseguire è di una cittadella dove i cittadini possano trovare tutte le risposte, senza vagare. Ovviamente i locali dovranno avere spazi idonei e conformi alle linee guida in materia di igiene e sanità pubblica. L'avviso sarà pubblicato fra qualche giorno sul sito Internet www.asl2abruzzo.it

Intanto è stata trovata la soluzione per la sede del 118, che pure deve traslocare: andrà al piano terra del distretto sanitario. L'ex Padovano sarà interamente libero per ospitare il cantiere.




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