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L'otto per cento degli over 80 della provincia di Chieti, pari a circa 2.700 persone, non ha alcuna protezione contro il Covid-19 perché non ha ricevuto neppure una dose di vaccino. Inoltre dei 33.543 che appartengono alla stessa fascia di età, solo il 25% ha fatto la quarta dose. I dati sono del Dipartimento di prevenzione della Asl Lanciano Vasto Chieti che nell’ultimo report settimanale sulla situazione epidemiologica, firmato dal direttore, Giuseppe Torzi, ha rappresentato anche graficamente la situazione dei vaccinati nel territorio della provincia. Risulta evidente la mancata copertura per una parte non trascurabile di popolazione anziana, esposta a un rischio concreto di malattia nelle forme più gravi, il cui esito può essere anche fatale in molti casi.

«I numeri parlano chiaro - afferma il direttore generale della Asl, Thomas Schael - e dicono che l’incidenza (su 100 mila abitanti) dei ricoveri in ospedale, nei reparti ordinari e in terapia intensiva, così come la mortalità sono significative sul fronte dei non vaccinati e negli over 80. Abbiamo, quindi, il dovere di confrontarci con la situazione reale descritta da questi dati, da invocare per rilanciare la prosecuzione della campagna vaccinale, che in quest’ultima fase procede a piccoli passi. E' importante che soprattutto la popolazione anziana percepisca il rischio reale Covid-19 a cui si espone affrontando le imminenti festività e il restante periodo invernale senza la copertura vaccinale. Il virus circola ancora in modo importante, le nuove varianti sono altamente contagiose e il pericolo di ammalarsi in modo grave è concreto. Pertanto è bene recarsi nei nostri punti vaccinali».

Un'ulteriore conferma arriva dagli ospedali, in particolare dai reparti di Malattie infettive: a Chieti sono 20 i malati di Covid-19 ricoverati su un totale di 27, mentre a Vasto sono dieci su undici. Significativo anche il dato della Rianimazione di Chieti: oggi accoglie tre pazienti gravemente contagiati, ma si tratta di un dato fluttuante, che ha toccato qualche giorno fa anche quota nove su un totale di 14 posti letto. A finire in ospedale sono, più che mai, gli anziani con patologie pregresse, i fragili e i non vaccinati. 

Con i ricoveri in aumento la paventata crescita dei contagi nel periodo delle festività potrebbe creare una forte pressione sugli ospedali. Un’eventualità che può essere allontanata con una più massiccia adesione alla vaccinazione che, con la formulazione più recente, copre anche le varianti BA.4 e BA.5.







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