La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali, ma che non è trasmissibile all’uomo.
La sua diffusione ha gravi ripercussioni sul patrimonio zootecnico suinicolo e sui prodotti da esso derivati poiché la normativa vigente prevede l’abbattimento obbligatorio degli animali malati o sospetti tali e dai paesi coinvolti dalla malattia è vietata la commercializzazione sia di suini vivi che dei loro prodotti.
A causa di questa malattia anche le popolazioni di cinghiali possono diminuire in maniera significativa e la caccia può subire forti limitazioni o essere interdetta.
La trasmissione della malattia avviene per contatto diretto tra animale (cinghiale o suino) malato ed un animale sano, ma anche i cadaveri restano infettanti a lungo nell’ambiente contribuendo in maniera importante alla diffusione del virus. La trasmissione può avvenire anche per via indiretta attraverso indumenti, veicoli o attrezzature che sono venuti a contatto con materiale infetto. Anche la carne e i salumi di suino o cinghiale se dati, anche involontariamente, come alimento a suini domestici o cinghiali, possono essere veicolo di infezione.
In Italia dal 7 gennaio al 20 aprile 2022 sono stati accertati 100 casi di positività al virus della Peste suina africana nei cinghiali coinvolgendo diversi comuni nelle provincie di Genova ed Alessandria. Questo ha determinato l’esclusione del nostro paese dalla lista dei paesi indenni dalla suddetta malattia con una serie di conseguenze che hanno causato ingenti perdite economiche.
Nella gestione della malattia è di fondamentale importanza, oltre all’osservanza delle norme igieniche di prevenzione, una individuazione precoce della circolazione virale che può essere attuata segnalando i cadaveri di cinghiali rinvenuti sul territorio.
Proprio in questo ambito risulta preziosa la collaborazione con i cacciatori e con ogni cittadino che possa segnalare i cinghiali morti, anche in avanzato stato di decomposizione comunicando le coordinate geografiche del luogo di ritrovamento attraverso un apposito modulo via e-mail o anche telefonicamente ai numeri di seguito indicati:
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
dottoressa Alessia Ioannoni
Tel. 0871.899298 (Servizio veterinario – Distretto di Guardiagrele)
Cellulare 331.6322227 (anche WhatsApp)
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