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Il territorio al centro: questa la grande promessa contenuta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentato dalla Asl Lanciano Vasto Chieti all'Assemblea dei sindaci riunita nel Teatro Comunale di Atessa. Agli amministratori presenti è stato illustrato il voluminoso dossier elaborato dal direttore generale della Asl, Thomas Schael, con il fondamentale supporto dei tecnici, al fine di riequilibrare l'offerta sanitaria, a lungo sbilanciata a favore dell'ospedale. Sul documento si era già espresso favorevolmente il Comitato ristretto dei sindaci, che però ha voluto una condivisione allargata delle scelte, in considerazione delle richieste avanzate da alcuni piccoli Comuni, che puntualmente sono state espresse nel corso dei lavori. 

Deospedalizzazione, tecnologia e cura a domicilio: queste le parole chiave per Schael, che ha richiamato gli insegnamenti lasciati dalla pandemia circa la necessità di strutturare servizi territoriali forti, invertendo la rotta dei finanziamenti.

"Non voglio più usare i fondi del nostro bilancio sugli ospedali - ha sottolineato Schael - che possono contare su altre fonti di finanziamento. I circa dieci milioni di euro che possiamo destinare agli investimenti desidero spenderli per il territorio, al fine di rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute e alla cronicità, nonché alle garanzie di sostenibilità per il nostro sistema sanitario”. Il direttore si è impegnato ad ammodernare le strutture delle aree interne non finanziabili con il Pnrr come Lama dei Peligni, Torricella Peligna e Orsogna con fondi di bilancio, così come la realizzazione di Uccp diffusi, unità complesse di cure primarie articolate in più punti. E sempre in riferimento al territorio diventa centrale la figura dell’infermiere di comunità: le unità necessarie saranno assunte attingendo dalla graduatoria che scaturirà dal concorso pubblicato proprio ieri. 

Le azioni inserite nel Pnrr valgono per la sanità della provincia di Chieti poco più di 47 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per investimenti strutturali per case della comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità, 8,2 milioni di euro per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero e territoriale, 14 milioni di euro per l’ospedale di Chieti.

Strutture
Sono 13 le case della comunità previste, strutturate nel rispetto di caratteristiche quali spazi per servizi diagnostici di base, un punto prelievi, almeno dieci ambulatori, punto di accoglienza e locali di servizio, il tutto distribuito su una superficie di 800 metri quadrati. Le strutture deriveranno preferenzialmente da ristrutturazioni di edifici esistenti, quali reparti ospedalieri da riconvertire o ambulatori territoriali in disuso e da riqualificare. Saranno quattro, invece, le centrali operative territoriali, uno strumento innovativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino e raccordo tra servizi coinvolti nel processo assistenziale. La funzione è quella di assicurare continuità, accessibilità e integrazione nell’assistenza sanitaria e sociale. Infine gli ospedali di comunità: in provincia di Chieti ne saranno realizzati altri tre, che andranno a sommarsi ai tre già esistenti.

Altri 14 milioni di euro sono previsti per il progetto a Chieti "Ospedale sicuro e sostenibile", che prevede interventi di miglioramento sismico degli edifici A, B, C e dei nodi A/B e B/C.

Grandi apparecchiature
Gli acquisti per otto milioni di euro inseriti nel documento sono riferiti alle "macchine pesanti”, le uniche finanziabili con il Pnrr. Si prevede, pertanto, di rinnovare il parco tecnologico con due Tac 128 strati, cinque telecomandati radiologici digitali, sette ortopantomografi, quattro risonanze magnetiche 1,5 tesla, due Moc - densitometro osseo, tre sistemi polifunzionali per radiologia digitale, 12 ecotomografi, di cui otto multidisciplinari, due cardiologici 3D, due ginecologici 3D. 

A conclusione della presentazione del documento sono state ascoltate le istanze provenienti dai territori. I sindaci del comitato ristretto torneranno a riunirsi per confermare il parere positivo sulle azioni previste dopo avere sentito l’assemblea.









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