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Riconoscimento per la Neurologia dell'ospedale di Lanciano per i servizi offerti alle donne affette da sclerosi multipla, in particolare per la gravidanza. L'unità operativa è tra i 77 centri di tutta Italia segnalati nell'ambito di "Una cicogna per la sclerosi multipla", il progetto promosso da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con il patrocinio di Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e Società italiana di neurologia (Sin), e il contributo incondizionato di Teva, volto a migliorare l'accessibilità ai servizi erogati dai centri clinici sclerosi multipla e sostenere le donne colpite dalla malattia alla ricerca di una gravidanza. Questi centri adottano un approccio multidisciplinare nel trattamento delle pazienti che vorrebbero diventare mamme, proponendo percorsi clinici dedicati e counselling preconcezionale.
La mappatura dei centri è avvenuta tramite un questionario realizzato in collaborazione con neurologi, psicologi, e ginecologi, volto a verificare la presenza di specifici requisiti, tra cui un team multidisciplinare che possa accompagnare la coppia e in particolare la donna fino al raggiungimento degli obiettivi desiderati.
L'assegnazione della "Cicogna", dunque, identifica strutture dove le donne possono trovare il supporto di un team multidisciplinare che valorizza la sinergia tra i vari specialisti coinvolti nella gestione della gravidanza, in particolare neurologo e ginecologo. Ma ancora più importante è il messaggio che accompagna il progetto: la sclerosi multipla non rappresenta più la negazione del desiderio di maternità, che invece può essere a giusta ragione coltivato e realizzato con il qualificato supporto di un centro che abbia organizzato percorsi dedicati con l'obiettivo di accompagnare la donna dalle fasi del concepimento fino alla nascita del bambino.
La Neurologia di Lanciano, di cui è responsabile Maurizio Maddestra, segue abitualmente circa 400 malati di sclerosi, di cui il 70 per cento donne: «Ringrazio Onda per il riconoscimento - commenta Maddestra -, ma ancor più per avere promosso il progetto, che mira a restituire fiducia alle pazienti e a smentire luoghi comuni vissuti spesso come una minaccia. Si può diventare mamme con la sclerosi, che non è una malattia trasmissibile e non interferisce né con la gravidanza né con l'allattamento».

 

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