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L'operaio di Gissi che era stato respinto ai cancelli della Sevel perché febbricitante è stato rintracciato ieri stesso, su impulso del Presidente della Regione Abruzzo e della Asl Lanciano Vasto Chieti, e sottoposto a tampone. Tampone analizzato in otto ore dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise "G. Caporale" di Teramo e che, nella tarda serata di ieri, ha dato esito negativo.
Va chiarito che nel viaggio di ritorno l'operaio ha viaggiato da solo a debita distanza dal conducente, su mezzi che l'azienda sanifica ogni giorno. Che il medico curante aveva riscontrato come lo stato febbrile fosse rapidamente cessato, tanto da non ritenere necessario alcun coinvolgimento della Asl che, come detto, è intervenuta per puro scrupolo e al fine di tranquillizzare tutti.
In ogni caso, la Regione Abruzzo, tramite l'assessore Mauro Febbo, ha richiamato l'azienda e i sindacati al rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza stipulati tra le parti e consegnati alla Prefettura, procedendo anche a verificare se nel caso in specie il protocollo sia stato applicato correttamente o se esiste una 'falla' nel sistema consistente nella determinazione della procedura di presa in carico e gestione dei casi respinti all'ingresso.
Il confronto tra le parti è in corso, la Regione e la Asl continueranno ad assicurare la massima attenzione, vigilanza e collaborazione per garantire la sicurezza dei lavoratori, delle aziende e dei cittadini.

 

 

 

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