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Tra memoria, storia e un po' di nostalgia: c'è tutto questo nella targa posta accanto alla "Madonna con bambino" che accoglie gli utenti all'ingresso dell'ospedale di Lanciano. La Asl ha recepito la richiesta di due ex primari che hanno contribuito a dare lustro al "Renzetti", Federico Spera, storico pediatra che per 40 anni ha curato e aiutato a crescere migliaia di bambini, e Antonio Falconio, anestesista e rianimatore assai noto in regione, tra i primi ad avviare la terapia del dolore.
Da questi medici era arrivata nei mesi scorsi la sollecitazione al direttore sanitario Vincenzo Orsatti di "fare memoria" con un piccolo cartello che dicesse qualcosa di quella scultura, che non si trova lì per caso. Si tratta, infatti, della riproduzione dell'opera di Jacopo della Quercia (1425) posta sulla lunetta del Portale mediano della Basilica di San Petronio a Bologna. Fu donata nel 1959 dall'Istituto di Pediatria dell'Università di Bologna, in occasione dell'apertura del Centro di recupero per poliomielitici, unico in Abruzzo e dotato di 120 posti letto, diretto da Spera, che ricorda come a quel tempo il "Renzetti" fosse all'avanguardia per la presenza di grandi nomi alla guida di reparti come l'Urologia, prima a essere istituita in Abruzzo, la Neurologia e altri la cui diffusione era limitata alle grandi città.
Oggi la targa è stata collocata accanto alla statua, a ricordo di una storia e di un tempo che i protagonisti custodiscono come si fa con le cose care.

 

 

 

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