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da sinistra Mauro Palmieri e Liborio Stuppia




La necessità di intervenire sulle discipline chirurgiche per far crescere attrattività e volumi, gli interventi su viabilità interna e accoglienza all’ospedale di Chieti, l’integrazione con l’Università: sono questi, a grandi linee, i temi toccati durante il primo incontro tra il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, e il rettore dell’Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara, Liborio Stuppia.

Clima cordiale, toni distesi e impegno reciproco per una collaborazione proficua e tesa a dare nuovo slancio all’assistenza sanitaria, con particolare attenzione al "SS. Annunziata" dove, al di là dei lavori di riqualificazione del corpo C, occorre investire anche sull’emergenza e sull’alta specializzazione propria di un ospedale hub. 

«Sono già al lavoro sui dossier prioritari per Chieti e gli altri presidi - ha sottolineato Palmieri - nella convinzione che la strada da percorrere sia quella della caratterizzazione, così da renderli attrattivi sia per professionisti e giovani in formazione sia per i pazienti. La Regione Abruzzo ha strutturato l’offerta sanitaria secondo una rete integrata e a questa dobbiamo fare riferimento, ottimizzando tutto quello che abbiamo a disposizione. Quanto all’ospedale del capoluogo, la questione strutturale sarà pianificata in tempi rapidi, perché gli interventi necessari devono essere realizzati e conclusi entro il termine previsto, riducendo al minimo l’inevitabile disagio che i lavori possono comportare».

Dal canto suo il rettore ha confermato la piena disponibilità dell’ateneo a una fattiva collaborazione con la nuova direzione della Asl, indirizzata a creare sinergie che possano intervenire nel miglioramento delle attività assistenziali, senza trascurare un altro aspetto: «Le specifiche competenze del direttore Palmieri in tema di edilizia ospedaliera - ha tenuto a mettere in evidenza Stuppia - rappresenteranno un valore aggiunto sul tema della reingegnerizzazione dell’ospedale di Chieti, a sua volta base indispensabile per un incremento delle prestazioni sanitarie».



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