E' l’unica struttura che sarà realizzata ex novo, si sviluppa su tre piani fuori terra per una superficie totale di 1.800 metri, finanziata con fondi del Pnrr per 3,6 milioni di euro. A San Salvo è entrata in funzione la ruspa per la posa della prima pietra di casa e ospedale di comunità, che sorgerà accanto all’attuale distretto sanitario di via Alcide De Gasperi.
Una realizzazione importante nella rete assistenziale disegnata dalla Asl Lanciano Vasto Chieti, il cui avvio ha richiamato rappresentanti delle istituzioni e sindaci del territorio. A fare gli onori di casa il direttore generale della Asl, Thomas Schael, il quale ha accolto il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, l’assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì, e alle attività produttive, Tiziana Magnacca, il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, il consigliere regionale Francesco Prospero.
L’opera, appaltata all’impresa abruzzese Todima, sarà realizzata in un anno e mezzo e sarà uno snodo fondamentale per l’assistenza territoriale, con l’ospedale di comunità con 20 posti letto e tutti i servizi previsti nelle case di comunità, con la presenza di medici nelle 24 ore, siano essi specialisti, medici di medicina generale e della continuità assistenziale.
«Si arriva a posare la prima pietra dopo un lungo percorso di progettazione, reperimento fondi e quanto necessario per avviare un’opera, che nella pubblica amministrazione non è mai rapida come vorremmo che fosse - ha sottolineato Marsilio -. Realizzare presto e bene le cose è il nostro obiettivo, ma ci sono tempi incomprimibili per le procedure, che vanno rispettati. Questo vale anche per il nuovo ospedale di Vasto, il cui iter sta andando avanti: è stato appena selezionato il verificatore del progetto che, una volta validato, sarà oggetto di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. Bisogna nutrire fiducia nel lavoro che Asl e AreaCom stanno portando avanti e i passi compiuti fin qua ne dimostrano la credibilità: si fa sul serio e l’ospedale nuovo vedrà la luce».
Ha fatto riferimento alla centralità della programmazione Nicoletta Verì: «Per la prima volta in questa regione è stata varata una rete territoriale - ha ribadito - che traccia la strada per dare risposte sulla medicina di prossimità che ci viene chiesta. L’ospedale di comunità di San Salvo e il nuovo ospedale di Vasto saranno due facce della stessa medaglia, perché oltre al trattamento in fase acuta il paziente ha necessità anche di un dopo, rappresentato dai diversi setting collocati a livello territoriale. Il nostro impegno è finalizzato proprio a questo: dare continuità assistenziale nel luogo giusto e secondo il criterio dell’appropriatezza».
Il direttore generale della Asl, Thomas Schael, nel ringraziare quanti hanno fatto la loro parte con grande impegno, dai tecnici Asl a quelli del Comune per le necessarie autorizzazioni, ai progettisti, ha voluto chiarire che i servizi che nasceranno a San Salvo saranno a beneficio di tutto il Medio Vastese: «La casa di comunità di questa città ha un ruolo hub e andrà a integrarsi con le altre strutture - ha precisato - come i presidi territoriali di Gissi, Castiglione Messer Marino e Casalbordino, il distretto sanitario di Vasto, la centrale operativa territoriale. Abbiamo disegnato una rete nella quale si opera insieme, guardando al paziente, alle sue necessità e al luogo di residenza. E’ un modello nel quale crediamo molto e che supera i campanili in nome della salute collettiva»
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