Approda in Abruzzo, e privilegia la Asl Lanciano Vasto Chieti, la collaborazione tra pubblico e privato voluta da Roche Italia e Fujifilm Italia per recuperare il tempo perso sul fronte della prevenzione del tumore al seno a causa della pandemia. Nell’ambito del progetto “Screening routine”, sviluppato con Fucina Sanità, partner esterno impegnato sul fronte dell’organizzazione sanitaria, è stato donato un sistema mammografico digitale con tecnologia tomosintesi Fujifilm Amulet Innovality, installato nell’ospedale di Ortona che, com’è noto, ha fatto della tutela della Salute Donna la propria cifra.
La sosfisticata apparecchiatura è stata presentata questa mattina nella Diagnostica Senologica del “Bernabeo” nel corso di un evento a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, l’Arcivescovo della Diocesi Lanciano-Ortona Emidio Cipollone, Enrico Troiano, Healthcare System Partner Lead di Roche, Decio Scognamiglio, Sales Area Manager di Fujifilm Rosario Mete di Fucina Sanità, Thomas Schael, Direttore generale della Asl, Marzia Muzi, Responsabile della Diagnostica Senologica.
Il sistema mammografico, nella sua ultima versione, potenzia gli strumenti che consentono di ottenere immagini altamente definite combinando le tecnologie di Fujifilm, che migliorano il comfort di lettura grazie a immagini più bilanciate e alla migliore visualizzazione di tutti i dettagli; si tratta di caratteristiche che supportano la diagnosi in termini di accuratezza e precisione.
L’obiettivo dell’iniziativa, promossa da Roche Italia e Fujifilm Italia con i partner aderenti, è quello di offrire un contributo alla ripresa delle attività di screening mammografico dopo il calo registrato a seguito della pandemia, avvicinando nuovamente le donne ad una sana e costante prevenzione. E i dati della Asl Lanciano Vasto Chieti confermano la necessità di richiamare l’attenzione delle donne all’importanza della diagnosi precoce, che, specie nel caso di tumore al seno, fa la differenza in termini di possibilità di guarigione: nel 2019 erano state eseguite 15.090 mammografie, nel 2020 14.151 e nel 2021 11.457: nei primi sei mesi di quest'anno è stata appena superata quota 5.000. Numeri, come è stato sottolineato nel corso dell'iniziativa da Schael, sui quali si rinnova l'impegno della Asl nel ricondurre l'attenzione delle donne sul tema della prevenzione, caratterizzata a Ortona da un plus di tecnologia acquisita anche con il nuovo mammografo, che porta la dotazione complessiva a tre.
In Abruzzo secondo il Rapporto AIOM-AIRTUM si registrano ogni anno 1000 nuovi casi di tumore al seno. I dati regionali dell’Osservatorio Nazionale Screening riportano di -4.849 donne (fascia 50-69 anni) chiamate (-11,8%) ad effettuare la mammografia nel 2020 rispetto al 2019, per un totale di -19.547 (-53%) donne esaminate e un ritardo accumulato pari a 6 mesi.
Situazione analoga a livello Italia, come segnalano le indagini condotte dallo stesso Osservatorio che evidenziano dati allarmanti: nei primi 5 mesi del 2020, quelli più fortemente impattati dalla pandemia, si è assistito ad un calo dello screening mammografico pari al 53,6% vs 2019, attestatosi al -37,6% considerando l’intero 2020 - con un ritardo accumulato di 2,8 mesi, dato che sale a 4,5 mesi considerando l’intero 2020. Un trend negativo che, secondo uno studio pubblicato su Lancet su dati relativi alla popolazione nel Regno Unito, si stima potrebbe tradursi in un aumento della mortalità a 5 anni per tumore al seno tra l’8 e il 9%.
Una situazione senza precedenti che richiede, quindi, una sinergia e un impegno eccezionali da parte di tutti gli attori del Sistema Salute per recuperare il tempo perduto e invertire questa tendenza ripartendo con lo screening mammografico. A tal proposito diventa prioritario il tema dell’aggiornamento tecnologico e digitale dei macchinari, identificato come un’area chiave anche nell’ambito del PNRR: il recente rapporto Monitor 45 curato da AGENAS, dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mette in evidenza lo stato di obsolescenza di molte apparecchiature sanitarie in dotazione delle strutture sanitarie, tra cui i mammografi, di cui ben il 27% risulta avere tra i 6 e i 10 anni, a cui si somma un ulteriore 22% in uso da oltre 10 anni.
La Asl Lanciano Vasto Chieti è stata selezionata nell’ambito della Campagna “Screening Routine” per ricevere la donazione di un mammografo di ultima generazione da un ente indipendente come Fucina Sanità, che ha adottato 6 criteri rigorosi, in ordine di priorità: coerenza con le programmazioni nazionali e regionali; equilibrata distribuzione geografica a livello nazionale e nella scelta delle Asl metropolitane e provinciali; percentuale di esami in meno nel 2020 rispetto agli anni precedenti; necessità di sostituzione delle apparecchiature obsolete, con particolare attenzione a quelle analogiche rispetto alle digitali presenti in ogni Regione; strutturazione organizzativa delle Direzioni aziendali e delle Strutture da coinvolgere sulla base dei risultati attesi in termini di abbattimento delle liste di attesa.
«La pandemia Covid-19 ha costretto il Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto nel primo periodo dell’emergenza, a concentrare tutte le energie nel contrasto al virus e nell’assistenza ai malati - mettono in evidenza i rappresentanti di Roche e Fujifilm - ma, come ogni crisi, può essere anche motore di un cambiamento positivo. Il nostro comune impegno è lavorare al rafforzamento della sanità territoriale attraverso una rete di servizi locali, interconnessi e multidisciplinari, che possano essere frutto anche di collaborazioni e iniziative tra pubblico e privato, con l’obiettivo comune di dare risposte efficaci ai bisogni di salute di milioni di pazienti oncologici e garantire terapie e prestazioni appropriate, senza ritardi o interruzioni e in piena sicurezza, anche in tempi di pandemia».
Nell’ambito della Campagna e della donazione dei mammografi è stato previsto anche un intervento volto a decorare i locali dedicati allo screening. Questo approccio, che nasce da un progetto di Fujifilm denominato “Harmony”, combina l’utilizzo di mammografi di ultima generazione a soluzioni di design dell’ambiente in cui il macchinario viene collocato, con l’obiettivo di rendere la sala mammografica un luogo più accogliente.
La campagna “Screening Routine”, promossa da Roche Italia e Fujifilm Italia, è realizzata in collaborazione con Fondazione Roche e Fucina Sanità e con il patrocinio delle Società Scientifiche AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica) e GISMa (Gruppo Italiano Screening Mammografico), delle Associazioni di Pazienti A.N.D.O.S. Onlus, Europa Donna Italia, F.A.V.O (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e IncontraDonna Onlus e di altre Associazioni quali A.I.T.e.R.S. (Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica) e Cittadinanzattiva.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa, sulla prevenzione e sullo screening mammografico, è possibile visitare www.screeningroutine.it e i canali digitali e social di Roche Italia e Fujifilm Italia.
Fonti:
- Rapporto AIOM-AIURTUM, I Numeri del Cancro (2019),;
Roche Italia
In Italia Roche è presente da oltre 120 anni con oltre 1.100 dipendenti (di cui 600 a Monza) che ogni giorno lavorano per ricercare soluzioni terapeutiche in grado di prevenire, diagnosticare e trattare le malattie, dando un contributo sostenibile alla società. Nel nostro Paese Roche è presente con le tre divisioni del Gruppo: Roche S.p.A., Roche Diagnostics S.p.A. e Roche Diabetes Care S.p.A. Roche S.p.A. è la divisione farmaceutica del gruppo multinazionale. Leader nell’area della salute, Roche fa della ricerca scientifica il motore della sua lunga storia di azienda innovatrice della salute, per portare soluzioni terapeutiche all’avanguardia in grado di migliorare la salute, la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti, contribuendo così a trasformare il futuro della medicina.
La combinazione delle competenze farmaceutiche e diagnostiche all’interno della stessa organizzazione ha portato Roche a essere all’avanguardia nella medicina personalizzata con un portafoglio diversificato di trattamenti in oncologia, immunologia, malattie infettive, e sistema nervoso centrale. La ricerca e la spinta all’innovazione sono da sempre la risposta offerta da Roche alle continue sfide della salute, come testimonia il lavoro incessante portato avanti nello sviluppo di un portfolio unico in patologie ad alto grado di complessità, come i tumori, l’emofilia, l’autismo, l’Alzheimer, l’atrofia muscolare spinale (SMA) e la sclerosi multipla. Da anni Roche è in cima alle classifiche mondiali per investimenti in R&S: nel 2020 solo in Italia Roche ha investito 45 milioni di euro per la ricerca clinica, con circa 210 centri di ricerca coinvolti in oltre 238 studi clinici e oltre 17.850 pazienti che hanno così potuto beneficiare di un percorso diagnostico specifico e di cure all’avanguardia senza alcun costo a carico delle famiglie o del Servizio Sanitario Nazionale. Guardando sempre al futuro della salute, Roche è da tempo impegnata per la sostenibilità del Sistema Salute attraverso numerose attività, convinti che in un contesto sociale caratterizzato da un aumento dell'aspettativa di vita media e da risorse limitate, sostenibilità significhi garantire a tutti l’accesso alle cure.
Fujifilm Italia
FUJIFILM Italia S.p.A. è una filiale di FUJIFILM Europe GmbH con sede a Cernusco sul Naviglio (MI) e opera sul mercato italiano con soluzioni integrate e prodotti destinati ai settori Imaging Solution, Optical Devices, Graphic Systems, Medical Systems, Recording Media e Life Sciences. Con oltre 170 dipendenti impegnati nelle funzioni marketing, commerciale, assistenza tecnica e amministrativa, Fujifilm Italia si pone sul mercato come partner solido e competente, in grado di rispondere alle esigenze dei clienti con soluzioni efficaci e personalizzate. www.fujifilm.eu/it
FUJIFILM Holdings Corporation, con sede a Tokyo, in Giappone, offre soluzioni all'avanguardia a un'ampia gamma di aziende internazionali, sfruttando la sua profonda conoscenza e le tecnologie fondamentali sviluppate nella sua incessante ricerca nell’ambito dell'innovazione. Le sue tecnologie di base, patrimonio storico di Fujifilm, contribuiscono in vari ambiti, tra cui sanità, arti grafiche, materiali altamente funzionali, dispositivi ottici, imaging digitale e prodotti per digitalizzazione e informatizzazione di documenti. Questi prodotti e servizi si basano sul tradizionale ampio portafoglio di Fujifilm in materia di tecnologie chimiche, meccaniche, ottiche, elettroniche e di imaging. Per l'anno terminato il 31 marzo 2020, la società ha registrato un fatturato globale di 21 miliardi di dollari, a un tasso di cambio di 109 yen per dollaro. Fujifilm si impegna a garantire una gestione ambientale responsabile ed un rispettoso legame con il territorio.