Le Festività che ci apprestiamo a onorare sono vissute dalla maggior parte di noi come le più importanti o quantomeno le più sentite, perché riconducono agli affetti più cari, unitamente al pensiero per chi non c’è più. E’ la celebrazione di una Nascita, di una “nuova vita” e, con essa, del valore simbolico che porta con sé, generando l’aspettativa di “buone cose” per tutti, singolarmente e come comunità. Allora il mio pensiero va alle nostre possibili e comuni attese, per farne un augurio da rivolgere ai dipendenti della nostra Azienda.
Credo di interpretare un sentire comune nel desiderare il ritorno a una vita piena e serena, non più minacciata dall’ombra del virus che incombe, ancora oggi, sulle nostre giornate. La cronaca di questi giorni ci consegna la realtà di un Paese e di una regione ancora duramente provati, anche se in proporzioni minori rispetto all’Europa in generale. La conclusione che ne scaturisce è semplice: dobbiamo ancora proteggerci perché non è affatto finita. Vaccino e comportamenti corretti sono le armi che abbiamo a disposizione e sono entrambe irrinunciabili, specie in queste giornate nelle quali le riunioni di famiglia saranno frequenti. Prudenza e senso di responsabilità possono fare la differenza e spero proprio che sia un’idea condivisa.
Ma oltre la pandemia c’è un “privato” che chiede, legittimamente, altrettanta attenzione e passa per l’aspettativa di buona salute in generale, gratificazione professionale, stabilità lavorativa, rapporti personali appaganti. Non roba dell’altro mondo, semplicemente quello che serve a ognuno per sentirsi a proprio agio nel mondo. Mi sento, allora, di augurare a ognuno che queste attese prendano forma ponendo il segno “più” sul quotidiano. E, ancora, che ci sia la disposizione d’animo a coltivare i buoni sentimenti, guardando all’altro come persona, incrociandone gli occhi, perché, come insegna il filosofo, “ciò che caratterizza l’uomo è l’inevitabile possibilità di rapportarsi all’Altro”. Una possibilità che non va sprecata.
Auguri di Buon Natale a Voi e alle Vostre famiglie.
Thomas Schael