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«Per la prima volta viene presa seriamente in esame la possibilità di re-internalizzare attività appaltate  per dare un futuro stabile al personale delle cooperative impiegato nelle Asl. Desideriamo trovare il percorso più idoneo e nel rispetto delle regole per integrare questi lavoratori nelle nostre strutture, avendo per loro il rispetto che meritano»: questo l’esordio dell’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, all’incontro con le sigle sindacali e la rappresentanza dei lavoratori che hanno manifestato a Chieti e chiedono di essere assunti. 

Erano presenti il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, e il direttore amministrativo, Giovanni Stroppa, i quali hanno riferito che l’azienda ha già avviato un percorso per riportare all’interno della stessa Asl, con l’assunzione diretta del personale necessario, gran parte delle attività socio sanitarie finora date in appalto all’esterno. Un obiettivo del quale si sta occupando un tavolo tecnico che, nelle prossime settimane, sarà esteso ai rappresentanti sindacali.

La Asl ha finora disposto l’assunzione a tempo determinato di 200 operatori socio sanitari, 82 dei quali già in servizio, grazie a un avviso pubblico che ha prodotto una graduatoria con 849 unità. Di altri cento sarà disposta l’assunzione a settembre. Sono inoltre in svolgimento le procedure del concorso per operatori socio sanitari destinato a fornire personale alle Asl di Teramo (capofila), Lanciano Vasto Chieti e Avezzano Sulmona L’Aquila. Entro un mese, inoltre, l’azienda teatina aderirà alla convenzione Consip denominata “Servizi di pulizia, sanificazione e altri servizi” con la previsione di una clausola sociale che dovrebbe comportare l’assorbimento di ulteriori lavoratori. L’assessore alla Salute ha accolto la sollecitazione dei sindacati a creare anche un tavolo di confronto parallelo con le cooperative, alle quali Verì ha espresso gratitudine per il lavoro svolto e i risultati raggiunti. «La manifestazione - ha detto Verì - è stata importante per far emergere e condividere i passaggi che la Direzione Asl sta già adottando per riportare su un percorso corretto lo svolgimento delle attività socio sanitarie e tutelare al tempo stesso quanti hanno svolto per anni un lavoro prezioso, acquisendo competenze che non possono essere disperse».

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